Il paesaggio sul versante soleggiato è stato segnato dall’intenso ed ininterrotto utilizzo agricolo durato fino 20º secolo. Il terreno fertile delle vallate è sempre stato utilizzato per l’agricoltura e la frutticoltura. All’imbocco della valle, seppur in misura minore, si coltiva anche la vite. Le terrazze utilizzate per la coltivazione dei cereali o per i pascoli si estendono in quota fino al limite boschivo. Queste terrazze sono costituite da muretti a secco. Le pietre sono state faticosamente ottenute dal lavoro di pulizia del terreno e testimoniano il duro lavoro di miglioria dei campi.
Tipica di questa valle era la conduzione del bestiame al pascolo durante l’estate. Inoltre il foraggio dei prati veniva fatto essiccare e conservato come provvista invernale a valle. Questo sistema antichissimo è stato alterato ultimamente dall’esodo, dall’abbandono dei campi e dalla cessione degli alpeggi ad allevatori non locali. Nonostante sia relativamente piccola, la Valle Maira offre un’immensa varietà di formazioni vegetali, dal bosco di latifoglie agli arbusti sempreverdi, dai muschi alle succulente che si arrampicano fino a 3.000 metri d’altitudine. Le potrete vedere fra le crepe della roccia, come sopravvivono in condizioni estreme di freddo, caldo e siccità.
La Valle Maira è un vero e proprio paradiso per gli amanti dei fiori ed è particolarmente interessante per i botanici vista la notevole presenza di piante endemiche qui presenti.