Una conversazione con Stefan Steinegger, dipendente dell'AVS

Ein Gespräch mit AVS-Mitarbeiter Stefan Steinegger
Condotta da Renato Botte nell'ottobre 2020

Stefan Steinegger è un dipendente dell'AVS, il Club Alpino Sudtirolese, nel ramo degli sport di montagna e della formazione; d’estate, inoltre, gestisce con sua moglie una tipica malga in Val Sarentino. Dal 2020 la coppia ha dato il via a un nuovo progetto nel paese in cui vive, Termeno. Con il giardino delle erbe aperto al pubblico viene non solo rifornita la famiglia, ma si avvicinano alla conoscenza e ai tesori della natura anche la popolazione, gli ospiti e gli scolari.

Lo scorso settembre Stefan e la sua famiglia sono stati per la prima volta ospiti alla Locanda Mistral. Abbiamo ovviamente approfittato di questa opportunità e abbiamo parlato con Stefan della sua passione per la montagna, del suo lavoro presso l'AVS e della Val Maira.

Stefan, grazie per la tua visita alla Locanda Mistral e per il tuo tempo, ti facciamo un paio di domande. Potresti raccontare ai nostri lettori qualcosa in più riguardo alla tua passione per la montagna?
Lo definirei più che altro un desiderio: quando per lungo tempo non posso stare in mezzo alla natura e alle montagne, sento in me questa sorta di dipendenza dalla montagna. Anche mio padre è un appassionato di montagna e ha fatto avvicinare me e mio fratello, fin da piccoli, alle nostre montagne e all'alpinismo. Allo stesso modo, mia moglie e io vorremmo offrire ai nostri figli durante la loro crescita più esperienze possibili in montagna e nella natura. La prima salita in vetta, il fuoco del Sacro Cuore di Gesù acceso insieme [antica tradizione altoatesina: nel mese di giugno, dopo il Corpus Domini, si accendono dei falò sulle montagne], Capodanno da soli in una baita o la prima uscita con gli sci sono solo alcune delle attività con i nostri figli alle quali mi piace ripensare. Speriamo che la doccia gelata in un ruscello di montagna o un'escursione con le fiaccole nella neve fresca siano per i nostri bambini delle esperienze che ricorderanno volentieri fino alla vecchiaia. E soprattutto, per alcune delle avventure in montagna più formative devo ringraziare anche te! Il viaggio alla penisola di Baffin Island del 2002, e tutta la sua preparazione sulle Alpi, dove ci hai sempre accompagnato, è stata una delle prime avventure che ha accresciuto di molto il mio desiderio per la montagna.

Ti è stato chiaro da sempre, che volevi trasformare questa passione in un lavoro come dipendente del Club Alpino Sudtirolese e gestore di una malga?
Dopo il diploma di maturità tecnico in realtà per me era solo chiaro che non volevo continuare a studiare, ho iniziato subito a lavorare come metalmeccanico. Nel tempo libero per me era importante stare molto con i miei amici, e parallelamente fare volontariato come accompagnatore giovanile, per poter conoscere l'alpinismo invernale ed estivo. Più casualmente del previsto, sono finito a collaborare a un progetto del Club Alpino Südtirol Giovanile, e da allora lavoro ancora oggi presso l'AVS. Da 15 anni questo è per me un lavoro vario e stimolante, il cui sviluppo mi sta a cuore. Il fatto che io ora possa lavorare come dipendente nel settore Sport di montagna e Formazione, e che ogni giorno abbia contatti con funzionari volontari del Club motivati, che condividono con me l'entusiasmo per la montagna, arricchisce il mio lavoro quotidiano. Inoltre da nove anni gestisco insieme con mia moglie una piccola malga. Trascorriamo l'estate in una baita caratteristica vivendo più da pastori, che da padroni di casa. Come è successo? Quando era bambina, mia moglie Roswitha ha trascorso cinque estati in malga e parla sempre con grande passione di questi ricordi. Dobbiamo ringraziare lei, se anche la nostra famiglia durante l'estate vive per tre mesi in malga. A questo periodo dobbiamo tante avventure, e alti e bassi, che ci hanno unito come famiglia e ci hanno aperto ancora di più gli occhi sulla natura. Auguriamo ai nostri figli che, quando saranno adulti, guardino indietro a questo periodo con lo stesso affetto con cui mia moglie pensa alla sua infanzia. Che ripensino a un tempo in cui potevano essere semplicemente bambini dalla mattina presto fino al momento di andare a dormire, senza i cliché e le regole dai quali sarebbero altrimenti circondati.

Rimaniamo brevemente sul discorso dell'AVS: quali sviluppi hai notato negli ultimi anni? Pensiamo per esempio al lavoro giovanile, al turismo di massa, al riscaldamento globale, solo per citare alcuni temi attuali.
L'AVS viene percepito in molti settori come critico, come un ostacolo. Negli ultimi tempi ho notato sempre di più che anche in campo turistico sono diventati argomenti di discussione seri temi che l'AVS cerca di portare avanti da anni, come l'importanza di evitare i rifiuti, il turismo dolce, la sostenibilità, la vicinanza con la natura. Il turismo si sta lentamente rendendo conto che gli ospiti cercano l'autenticità, che molti di loro vengono in Alto Adige perché è una regione di montagna unica. L'AVS si impegna da sempre nella conservazione della nostra montagna e della natura, cosa che ora lentamente viene compresa non solo più da alcuni pensatori fuori dagli schemi del settore turistico, ma che stanno invece riconoscendo sempre più visionari di diversi settori economici. Come AVS, per noi è sempre più necessario collaborare e contribuire in settori diversificati. Per le singole sezioni, il cui obiettivo è principalmente quello di permettere ai loro iscritti di compiere bei giri in montagna, questi sono spesso temi difficili da affrontare. E il tempo libero spesso è poco, motivi per cui è bene che l'intera associazione venga coinvolta e sostenga questi argomenti anche per conto delle sezioni.

Tu hai da poco iniziato un nuovo progetto: il tuo giardino delle erbe. Anche alla Locanda Mistral ci impegnamo per la sostenibilità e lì curo il nostro orto biologico. Come sei arrivato a questa idea e cosa fai con le erbe?
Questo è il nostro nuovo progetto. Io lì sono più il „custode“ e il tuttofare, perché l'esperta è mia moglie. Da tanto tempo desiderava avere un pezzo di terra, per poter diventare più autosufficienti. Con la malga ci stiamo già riuscendo molto bene, a valle è stato finora per noi più difficile. Visto che mia moglie è istruttrice Kneipp ed esperta di erbe, abbiamo pensato di affrontare questo nuovo progetto. Insieme con il Comune di Termeno abbiamo realizzato l'idea di costruire un orto accessibile a tutti. Il percorso didattico inizialmente previsto, durante il lockdown è diventato un giardino dove, accanto alle patate, al mais, al grano e alle verdure, si possono trovare tutte le possibili piante ed erbe aromatiche. Ma questo primo anno lo utilizzeremo solo per sondare cosa sta crescendo, come potremo trasformarlo e commercializzarlo nei prossimi anni, e in che modo potremo sviluppare progetti scolastici e visite guidate. E' una cosa entusiasmante e per noi sarà sicuramente una fase della vita nuova e stimolante. Chissà, forse nei prossimi anni questo o quel prodotto si potrà trovare nella tua Locanda Mistral...

Questo settembre sei stato per la prima volta ospite con la tua famiglia alla Locanda Mistral: cosa pensi che renda unica la Val Maira?
Mia moglie e io siamo rimasti colpiti dalla natura intatta e dalla vastità delle montagne. I piccoli, tipici borghi rispecchiano la vita della gente di montagna. Sembra quasi di trovarsi in una delle valli altoatesine di cento anni fa, quando il nostro territorio era ancora caratterizzato dal duro lavoro dell'agricoltura di montagna e non c'era il turismo attuale. Sono convinto che per i prossimi decenni la Val Maira abbia un buon potenziale per rimanere un paradiso per il turismo dolce e contrastare il trend del turismo di massa. Lo auguro a voi e alle prossime generazioni in valle.

Stefan, grazie per il tuo tempo e per le belle risposte. Vorresti condividere ancora qualcosa con i nostri lettori?
I nostri figli si confrontano quotidianamente con le sfide sempre crescenti del nostro mondo, che si evolve sempre più rapidamente. Il nostro compito come genitori è non solo quello di garantire loro il diritto di trascorrere del tempo all'aria aperta, ma anche quello di creare consapevolmente delle opportunità per sfuggire allo stress/a e al peso quotidiano per dimenticare per un po' i loro doveri insieme a noi adulti, per poter respirare l'aria fresca nella natura. Dalle vacanze di Natale del 2019, i 3 giorni da voi sono stati i nostri primi giorni di vacanza insieme come famiglia. Alla Locanda Mistral ci siamo sentiti davvero a casa, compresi i nostri bambini. E l'escursione in montagna che tu ci hai consigliato è stata una delle nostre gite in famiglia più entusiasmanti: è stato come una visita in uno zoo alpino combinato con una traversata. La voglia di scoperta dei nostri figli era così grande, che hanno ignorato il vento, la neve, la lunghezza e l'altitudine. E, accanto a stambecchi, camosci, aquile reali, ampi pascoli e marmotte, abbiamo anche scoperto solamente un’ altra persona uomo sul nostro tour. Torneremo sicuramente da voi, grazie per la cordiale ospitalità!

Ancora grazie Stefan per questa conversazione e per il tuo grande supporto nell'editing del nostro nuovo video invernale.
Speriamo di rivedervi presto alla Locanda Mistral e in bocca al lupo per i vostri bei progetti.

 

Sefan Steinegger, di Termeno, con sua moglie Rosi, originaria della Val Sarentino, ha tre figli e ama stare in montagna con la sua famiglia durante tutto l'anno. Di formazione perito meccanico e fabbro, dal 1995 è capogruppo giovanile dell'AVS e gestore della palestra di arrampicata di Termeno. Dal 2006 lavora a tempo pieno nell'AVS, inizialmente per il Club Alpino Giovanile e ora per il Dipartimento Sport di montagna e formazione.

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