Cara Ursula, ci fa molto piacere averti ospite qui alla Locanda Mistral e poter chiacchierare un pò con te. Potresti raccontare, per chi ancora non ti conoscesse fra i nostri lettori, qualcosa di te?
Sono cresciuta in Solothurn, una piccola città nella Svizzera centrale, in una famiglia di maestri. Trascorrevamo le estati in montagna e questo probabilmente mi ha lasciato un’ impronta. Vivo a Zurigo da cinquanta anni. Mi piace la vita di città, specialmente quando si è così vicini alle montagne. Come bibliotecaria, leggere é sempre stato il mio lavoro. Solo a 45 anni, ho iniziato a scrivere, quando, insieme a mio marito, Jürg Frischknecht, abbiamo iniziato a redigere libri escursionistiche.
La guida “Antipasti e vecchi sentieri”è uno dei libri più famosi in Valle Maira e della Valle Maira. Come è successo? Come avete scoperto una delle valli più nascoste dell’ arco alpino?
Negli anni ’80, Werner Bätzing ha pubblicato la guida del GTA, la grande attraversata della Alpi.Questo avvenimento ha aperto una porta in una zona dell’Italia poco conosciuta a noi del Nord. Per questo motivo, un gruppo di escursionisti transalpini, attivisti del clima, politici e giornalisti hanno attraversato nel 1992 le Alpi da Vienna a Nizza in 3 mesi. Hanno visitato gruppi d’ azione e studiato diversi progetti riguardanti la vita e lo sviluppo delle Alpi. Jürg faceva parte di uno di questi gruppi.
Ogni tanto mi univo a lui in uno di questi viaggi. Così sono capitata la prima volta in Valle Maira.
Hai visitato la Valle Maira per la prima volta nel 1992. Cosa ti ha colpito di più? Ti ricordi ancora la prima impressione?
La prima visita è stata breve e nebbiosa. Ma è bastato: l’aspro fascino della valle mi ha catturato. E l’ idea dei Percorsi Occitani (il nome stesso ha colpito nel segno), con l’intenzione di invertire la migrazione di massa con un turismo dolce di escursione, l’ho trovata grandiosa e coraggiosa. L’entusiasmo per la causa traspare anche nelle persone che gestiscono i Posti Tappa, e mi piace ribadirlo ancora e ancora, le donne hanno giocato un ruolo fondamentale. Ultimo ma non meno importante…“ l’amore viaggia attraverso la pancia“. I loro menù creativi dalle diverse portate, plasmati sulla tradizione piemontese e delle Langhe, sono un’apoteosi che si attende durante tutto il giorno di escursione. In breve, un paradiso per camminatori, rimasto nascosto per lungo tempo.
E che cosa ti ha sorpreso oggi? Secondo te in cosa la valle é cambiata?
La Valle Maira ha un successo senza precedenti. I Percorsi Occitani, l’antica rete di sentieri, oggi sono ormai inglobati nella densa rete di nuovi sentieri e trails per le biciclette. Il numero delle Locande é cresciuto più del doppio. Il marketing é scritto a lettere capitali con caratteri moderni. Dopo aver vagliato tutte le offerte é necessario e importante, per tutti i soggetti che lavorano sul brand Valle Maira, fare mente locale e cooperare consapevolmente nella creazione di una traiettoria.
Voi non avete solo aiutato a sviluppare l’idea dei Percorsi Occitani ma anche contribuito a modellarli. Potresti darci un idea sulla loro creazione? Quali valori ancora sopravvivono e quale sviluppo intravedi?
I Percorsi Occitani sono nati per una necessità. La forte migrazione dalle valli alpine era un emergenza grave. É stata una felice coincidenza che Ermanno Bressy, della Comunità Montana, Matteo Laugero, uno dei pochi a essere ritornato, e Andrea Schneider, un immigrato del Vorarlberg, insieme con la moglie tedesca Maria, si siano trovati e abbiano lavorato sul progetto dei Percorsi Occitani.
Come ho già detto é il sogno perfetto di ogni camminatore, per la testa, la pancia e le gambe.
Andrea e Maria Schneider di San Martino erano buoni amici e così buona fonte di informazioni, senza risparmiarci chiacchiere e pettegolezzi. Ci hanno guardato vagabondare felicemente attraverso la valle per diversi anni e alla fine ci hanno convinto a scrivere un piccolo opuscolo. Ne é uscito un libro alquanto voluminoso. E` più un libro da leggere che una guida di escursioni, secondo il motto: quando il cuore é pieno la bocca parla. Ma é servito allo scopo. Il nostro entusiasmo ha avuto la meglio. I turisti di lingua tedesca hanno iniziato a raddoppiare anno dopo anno. Sempre pensando che si partiva da zero.
La valle nel corso degli anni, a seguito del suo successo, é cambiata, non é più solo la silenziosa montagna riservata ai camminatori.Confrontandosi con gli sviluppi che vediamo altrove nelle Alpi, l'equilibrio tra economia sostenibile e successo, però vanno ancora bene. Certo, sarebbe bello, se i Percorsi Occitani tra tutte le offerte si definissero con maggior forza come marchio indipendente. Essendo il filo conduttore da dove è iniziato tutto. Un’ ritorno alle radici? ‘Come’ e `quali’ radici? Questa è la domanda da porsi. Io stessa, appartengo ora alla categoria esigente di escursionisti che, oltre a percorsi ben segnalati, apprezzano una camera confortevole, una doccia calda, un tavolo ben apparecchiato e una discreta selezione di vini, o per dirla in modo più diretto: lo do per scontato.
D’ altra parte non si può nascondere che la valle, dietro la facciata della stagione turistica, sia stagnante per numero di residenti che vivono qui tutto l’ anno. La Valle Maira non é la sola. Abbiamo anche noi villaggi che sono vuoti dietro una bella facciata. Niente negozio, niente ufficio postale, niente scuola, niente bar dove puoi incontrarti al tavolo dei clienti abituali per una birra. La fuga dalla città verso la valle, non ha (ancora) avuto luogo.
Noi della Locanda Mistral ci stiamo impegnando per una politica sostenibile. Ci fa piacere che il tema della sostenibilità stia ricevendo sempre maggior attenzione. Sappiamo che anche tu ti stai confrontando molto con questo argomento e ci farebbe piacere se potessi condividere con noi impressioni e pensieri.
Oggi la sostenibilità é più di una semplice parola trend che si usa nel turismo, ormai ovunque nelle Alpi. Presumo che la maggior parte degli ospiti che vengono da voi siano ben informati e apprezzino di sapere da dove provengono le uova della colazione, il pane, il formaggio, insalate e le verdure, la carne e l’affettato, il legno per costruire e l’energia. Personalmente, sono felice che con l’ escursionismo io abbia un hobby ecologico, inoltre ho la passione del mangiare bene e sano, così che posso dare il mio piccolo contributo alla sostenibilità. E rivivere questo qui da voi, non è proprio difficile.
Siamo curiosi: cose c’é tra i tuoi progetti come viaggiatrice e scrittrice di libri?
Durante i due anni di corona virus ho passeggiato nelle vicinanze di dove abito. È stata un esperienza comunque interessante e l'ho riportato nel mio blog che Rotpunkt-Verlag cura per me, e prima che finiamo in un’altro lock down vorrei imbarcarmi a Vancouver e attraversare la costa ovest del Canada fino ad arrivare in Alaska.
C’è un qualche argomento che non abbiamo affrontato e che ci terresti che venga affrontato? Quali consigli vorresti dare ai nostri lettori?
Sarebbe bello che nuove opportunità di lavoro vengano affiancate al turismo, che portino in valle famiglie e bambini, piccole imprese come i laboratori di falegnameria, birrifici o anche professioni che siano indipendenti dalla posizione e possano lavorare grazie a Internet. Questo sarebbe davvero sostenibile.